
Sulle etichette o sui recipienti delle acque minerali naturali possono essere riportate una o più indicazioni di massima sugli effetti più caratteristici (“può avere effetti diuretici”, “stimola la digestione” ecc.) ma non, per legge, il riferimento esplicito a proprietà curative o di prevenzione.
La scritta “microbiologicamente pura” garantisce che l’acqua non contenga alcun microrganismo pericoloso.
Se vi siete persi la prima parte, cliccate qui: SCEGLIERE L’ACQUA I PARTE: SALI MINERALI
PH – è un parametro che misura l’acidità dell’acqua.
Se il valore è 7, l’acqua è neutra: più il valore è inferiore a 7 e più l’acqua è acidula; più è superiore a 7 e più l’acqua è alcalina. Quando c’è anidride carbonica, l’acqua è acidula perché questo gas si scioglie in acqua come acido carbonico.
NITRATI E NITRITI – sono tra i parametri maggiormente tenuti sotto controllo.
Il limite massimo consentito per i nitrati è 45 mg/l e 10 mg/l per l’infanzia, mentre per i nitriti – che dovrebbero essere assenti – il limite massimo consentito è 0,02 mg/l.
Di seguito vi riporto l’elenco dei singoli minerali espressi in ioni, cioè la composizione dettagliata del residuo fisso, cioè la quantità di sali minerali presenti in un litro d’acqua (sodio, magnesio, potassio, calcio..) dopo evaporazione a 180 gradi.
In base a ‘ciò che rimane’ le acque in bottiglia vengono classificate in minimamente mineralizzate (meno 50 microgrammi/litro), oligominerali (le più diffuse, con un residuo compreso tra i 50 e i 500 mg/l), mediominerali (tra 500 e 1000 mg/l) e acque minerali (> 1500 mg/l)
I due estremi sono la Lauretana (14 µg/l) e la Sangemini (987 µg/l).
DUREZZA – è il valore del calcare sciolto nell’acqua espresso in “gradi francesi”: quindi più il valore è alto e più l’acqua è calcarea.
CONDUCIBILITÀ ELETTRICA – È una controprova del residuo fisso poiché più minerali ci sono e più l’acqua permette il passaggio di una corrente elettrica.
E’ espressa in micro Siemens al cm. (µ S/cm).
Una maggiore quantità di elettroliti significa alta concentrazione di minerali, valori bassi (sotto 100µ S/cm) sono tipici, invece, di acque povere di sali: le oligominerali.
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