Vi è mai capitato di essere confusi quando il nutrizionista vi consiglia della frutta secca? Magari perché spesso viene confusa con quella essiccata (detta anche disidratata).
Anche se vi possono sembrare simili, in realtà hanno composizioni totalmente differenti. Quindi oggi vi voglio consigliare quando è meglio mangiare frutta secca e quando è meglio mangiare frutta essiccata.
Ve lo dico in parole povere: la frutta secca fornisce grassi, quella disidratata zuccheri di pronto utilizzo. La prima è versatile e gustosa mentre la seconda è dolcissima e saziante .
Frutta secca
La frutta secca offre un alto apporto di grassi, generalmente molto buoni dal punto di vista qualitativo.
Noci, mandorle, pistacchi, nocciole, pinoli, anacardi sono prodotti che hanno un alto apporto calorico per via dell’alta concentrazione di lipidi, per l’appunto.
La frutta secca ha un profilo nutrizionale invidiabile: non contiene colesterolo, una minima quota di grassi saturi e una prevalente percentuale di grassi mono e polinsaturi, proteine e carboidrati nelle giuste quantità, fibre, minerali come calcio, ferro, fosforo, rame e zinco, e vitamine A, B2, B9, C, F .
Un consiglio generale è di concedervi non più di 30 grammi al giorno, scegliendo tra: 5 noci, 26 nocciole, 23 mandorle o 25 pistacchi.
Frutta essiccata (o disidratata)
Tra la frutta essiccata abbiamo mele, albicocche e prugne secche, uva sultanina, fichi secchi. Ma anche bacche di Goji, more di gelso, bacche di Aronia e tanto altro ancora.
Ovviamente la frutta essiccata è molto dolce. La frutta essiccata non è altro che della frutta fresca che è stata successivamente essiccata o disidratata. Di conseguenza, a parità di peso, risulta una maggiore concentrazione di zuccheri.
Non solo, anche fibra solubile, potassio e un’alta concentrazione di antiossidanti. E’ chiaro poi che ogni frutto avrà le sue peculiarità, ma questo tipo di prodotti, a differenza della frutta secca, hanno un basso apporto di lipidi.
Un esempio: le albicocche secche sono ricchissime di potassio, fosforo, magnesio e calcio. Ottime per chi soffre di ipertensione, ma anche per fare il pieno di minerali. I datteri sono un concentrato di ferro e altri sali minerali, vitamine del gruppo B e fibre
Quindi quale delle due è più opportuno scegliere?
Dipende tutto dai casi e dal soggetto. Un errore che fanno in tanti è quello di confondere la frutta essiccata, che generalmente consiglio nel pre o nel post-allenamento (a seconda dei casi), con la frutta secca.
Entrambe sono altamente energetiche, ma quest’ultima essendo ricca in grassi non è affatto indicata a ridosso di uno sforzo fisico.
Entrambe le qualità sono un ottimo alimento, ma la scelta dell’una o dell’altra va fatta in base alla personalizzazione di un piano dietetico.
Infatti in alcuni casi le si trovano insieme in un mix di frutta secca ed essiccata.
Fate attenzione alle etichette e scegliete la tipologia giusta.
Lo sapevi? La frutta secca e la frutta disidratata possono essere inserite all’interno del piano alimentare giornaliero della futura mamma, proprio per contribuire e assicurare tutti i macro e i micro nutrienti essenziali.
E’ importante quindi farsi sempre seguire da un nutrizionista.
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